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20

giugno

Il metodo migliore per i pozzi di acqua potabile

La perforazione del terreno è una metodologia di studio diretta, ed impiegata per vari scopi, tra i quali: Studi geotecnici per costruzioni, ricerche minerarie, ricerche idriche e prelievi d’acqua, iniezioni di consolidamento e utilizzi vari per fori di drenaggio, ventilazione, posa cavi e condotte.

Per le ricerche idriche sono utilizzate metodologie, la cui scelta finale dipende da vari fattori, (profondità da raggiungere, natura del terreno, quantità d’acqua da estrarre, ecc.) ; tali metodi si possono sintetizzare nei seguenti: a getto, guidati, a percussione a secco, a rotazione (con circolazione diretta od inversa), martello fondo foro.

Per ottenere una fornitura d’acqua costante e pulita nel tempo, l’esecuzione di un pozzo comprende più fasi e non è solo limitato alla perforazione del foro ma deve occuparsi anche di:

  • studio geologico/idrogeologico preliminare
  • eventuale foro pilota
  • sondaggio di produzione
  • eventuali logs elettrici
  • tubaggio e filtraggio
  • sviluppo
  • prove di portata

Un pozzo eseguito in modo non appropriato può avere una serie di conseguenze negative che possono essere riconosciute dopo un attento esame, e talvolta solo nel caso siano state seguite personalmente tutte le fasi di cantiere: bassa portata specifica (potenzialità), elevata presenza di sabbia, probabile inquinamento della falda da parte di acque superficiali o fluidi di perforazione, riduzione di portata di pozzi limitrofi, cedimento del terreno nelle vicinanze del pozzo

Per evitare queste conseguenze e l’insorgere di lunghi contenziosi con l’Impresa è necessaria una chiara formulazione delle specifiche tecniche. Questo permette anche di risolvere eventuali problemi che si dovessero incontrare e dovuti ad imprevisti, quali:

  • franamenti del foro
  • intasamento del dreno in ghiaia
  • pannello bentonitico troppo spesso.

La percussione a secco

La Percussione a secco è il metodo più antico e consiste nel forare il terreno con una sonda pesante e lasciata cadere da qualche metro di altezza, tramite una fune d’acciaio ed un argano. L’attrezzo frantuma il terreno che viene poi recuperato in superficie. In terreni incoerenti (sabbia – ghiaia) si perfora in scarpa, tramite una tubazione di rivestimento; in quelli coesivi e/o compatti si può perforare fuori scarpa (senza rivestimento). E’ consigliabile mantenere il fondo foro con acqua (o acqua e fango leggero), per recuperare più facilmente i cuttings. Tale metodo è utilizzato per scavi di profondità superiore a 50 m, con il vantaggio però di non inquinare l’acquifero perché non usa acqua o fango e di poter utilizzare grandi diametri. E’ il metodo migliore per i pozzi per acqua potabile. La costruzione del pozzo viene effettuata solitamente con il metodo di rotazione a secco fino alla profondità di 50 metri, mentre, per profondità superiori, applichiamo il metodo a percussione. Nel caso in cui si presentino terreni franosi, la nostra ditta si avvale di tecniche di avanzamento con tubi guida che garantiscono il completamento del pozzo nel miglior modo e nel minor tempo possibile. La soddisfazione dei nostri clienti è la migliore ricompensa all’impegno che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro. Per qualunque informazione sull’attività della storica azienda di Terni, potete visitare il sito www.arcangelipozzi.it e visionare la galleria con i lavori svolti dall’azienda. Potete anche scrivere una mail all’indirizzo info@arcangelipozzi.it, oppure telefonare al numero 0744 304354, oppure allo 3357384775 per prendere un appuntamento, fare visita ai nostri uffici siti in Strada di Fossocanale 6, a Terni, o per prenotare un sopralluogo.