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29

giugno

I sondaggi

Innanzitutto è bene chiarire la differenza che intercorre tra geologia e geognostica. Quando si parla di geologia lo si fa con riferimento a quella scienza che studia il nostro Pianeta con riferimento alla sua composizione, alla sua struttura e configurazione, alla sua superficie ed ai processi che vi operano, cercando di giungere alla conoscenza dell’evoluzione che esso ha avuto sin dai primordi della sua formazione, ovvero circa cinque miliardi di anni fa. Rappresenta un punto di convergenza di varie discipline, dette “scienze della Terra”, che hanno appunto come scopo lo studio della Terra in tutti i suoi aspetti. Troviamo dei legami molto forti con la fisica (geofisica), con la chimica (geochimica), con la planetologia e anche con tutte quelle materie che afferiscono alle scienze naturali, come la geografia fisica o la biologia. Invece la geognostica è la materia tecnico scientifica che ci porta a conoscere le caratteristiche del terreno. Questa materia, quindi, utilizza delle particolari procedure (come i sondaggi geognostici, le prove in sito, le prove penetrometriche statiche e dinamiche, le indagini geofisiche sismiche e geoelettriche, le prove di laboratorio, le installazioni di strumentazione e monitoraggio) al fine di determinare le caratteristiche dei terreni. Nel corso dei sondaggi geognostici si esegue un vero e proprio prelievo del terreno sotto forma di “carote” e per questo vengono chiamati “sondaggi a carotaggio continuo”. Questi sondaggi vengono realizzati con trivelle in grado di prelevare le “carote” con dei tubi detti carotieri, per mezzo di particolari sistemi di rotazione. I carotieri possono essere di tipo semplice o doppio, in base al numero di pareti che si trovano tra la carota e il foro. Durante i sondaggi vengono realizzati una serie di recuperi del carotiere: le carote di terreno, successivamente, vengono poste in cassette catalogatrici che conservano a lungo il materiale prelevato e consentono al geologo di leggere la stratigrafia del sottosuolo.

L’aspetto normativo

In Italia esistono le Norme Tecniche sulle Costruzioni, che obbligano l’esecuzione di sondaggi geognostici per la progettazione di ogni opera, che sia pubblica o privata. I sondaggi o altri tipi di indagini geognostiche, devono essere realizzate da ditte specializzate, mentre il professionista specializzato nella programmazione delle indagini, nella direzione dei lavori, nella relazione delle stratigrafie e della relazione conclusiva delle indagini è il geologo. Questo professionista, per ogni progetto esecutivo e definitivo, realizza un’apposita relazione geologica, che è di primaria importanza per la progettazione delle fondazioni. In essa il geologo descrive il modello geologico del sottosuolo scaturito dai sondaggi e dà indicazioni utili per la corretta esecuzione delle fondazioni della nuova struttura di progetto. La caratterizzazione e la modellazione geologica del sito consiste nella ricostruzione dei caratteri litologici, stratigrafici, strutturali, idrogeologici, geomorfologici e di pericolosità geologica del territorio. In funzione del tipo di opera o di intervento e della complessità del contesto geologico, delle specifiche indagini sono finalizzate alla documentata ricostruzione del modello geologico.

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