In questo articolo vogliamo spiegare tutte le tipologie di impianti esistenti per la realizzazione di pozzi
Arcangeli Tullio Pozzi e Palificazioni realizza impianti per il raffreddamento e il riscaldamento degli edifici sfruttando il calore che viene dalla terra: la Geotermia a bassa entalpia. Il calore della terra infatti, per sua natura persistente in ogni zona del pianeta 365 giorni l’anno, viene estratto con le sonde collocate nel terreno ed adoperato per scaldare un edificio ( e, a ciclo inverso, rinfrescare ) tramite una pompa di calore, un’apparecchiatura capace di tramandare calore da un massa più fredda ad una meno fredda.
Le sonde possono essere installate con diverse modalità e soluzioni ma sempre in ogni caso con sistemi “chiusi”.
Ecco tutte le tipologie di impianti esistenti :
- impianto con sonde elicoidali a doppia elica
- impianto verticale classico
- impianto con acqua di falda
- impianto orizzontale
Sistema a sonde elicoidali a doppia elica
Questo sistema è stato preso in considerazione per un rilevante risparmio finanziario senza rinunciare all’efficienza.
Le sonde elicoidali vengono collocate nel terreno ad una profondità massima di 30 metri, sistemate in modo tale da avere un’eccellente area di scambio in un volume piuttosto ridotto.
Questa nuova soluzione è in qualche modo una rivisitazione dell’impianto verticale classico, ma consente, rispetto ad esso un risparmio economico di realizzazione fino al 40%.
Impianto verticale classico
Le sonde geotermiche vengono sistemate nel terreno con trivellazioni verticali a profondità consistenti (generalmente intorno ai 100 – 120 mt circa dal piano campagna), quantificate sulla base della capienze di scambio dei singoli terreni.
Dopo aver collocato le sonde i buchi vengono ricoperti con una particolare malta cementizia ad alta trasmittanza tirata dal basso verso l’alto.
Impianto con acqua di falda
Un impianto geotermico con scambio di acqua di falda può essere compiuto partendo dal presupposto che nel terreno in cui si opera sia presente una falda superficiale (non più profonda, cioè, di 40 metri).
In questo caso vengono realizzati due pozzi in contiguità dell’edificio, uno di prelievo, l’altro di re-immissione dell’acqua congiunti tramite un circuito chiuso.
In questo il fluido termovettore che scorre nelle sonde è l’acqua, che viene estratta in un punto della falda (pozzo di prelevamento) giunge alla pompa di calore e poi nell’edificio da riscaldare (e raffreddare) ed alla fine torna alla fine del ciclo di nuovo nella stessa falda (pozzo di reimmissione).
Impianto orizzontale
L’impianto orizzontale può essere realizzato solamente nel caso in cui in prossimità dell’edificio ci sia uno spazio congruo all’installazione delle sonde.
In questo caso le sonde vengono posizionate nel terreno in trincee profonde circa 1,5 ÷ 2 metri e di lunghezza variabile, sostanzialmente dipendente dal fabbisogno energetico dell’edificio da riscaldare e raffreddare.
Le sonde vengono alloggiate con adatto materiale a grana fine e il fosso viene poi ricolmato con lo stesso materiale di scavo adeguatamente ricompattato.
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