Le cause del degrado delle fondazioni
Il consolidamento delle fondazioni è un’operazione rientrante nella manutenzione straordinaria, realizzata attraverso la pratica edilizia SCIA, che deve rispettare prescrizioni di tipo sismico e strutturale. Oltre alla Scia, occorre depositare, presso il genio civile, la pratica strutturale. Le parti murarie delle fondazioni possono degradarsi per effetto dell’acqua dei fiumi, del mare o dell’acqua interstiziale, del gelo, di agenti chimici e biologici contenuti nel terreno o per carico ciclico. Inoltre, se è in corso una frana, le fondazioni subiscono movimenti e distorsioni che possono danneggiarle. Fra le cause di origine naturale, le più frequenti sono il degrado dei materiali (malte, pietrame, mattoni, legno, etc..), le frane e i terremoti. Fra le cause di origine antropica le più frequenti sono l’abbassamento delle falde acquifere per emungimento da pozzi o periodi siccitosi; l’innalzamento delle falde acquifere per abbandono del loro sfruttamento; l’oscillazione del livello dei corsi d’acqua, che si ripercuotono sulle falde acquifere; scavi in superficie o in galleria in prossimità dell’immobile; le ristrutturazioni, sopraelevazioni e/o i cambi di destinazione d’uso, cui conseguono alterazioni dell’assetto statico e dei carichi in fondazione; le vibrazioni da traffico o da lavorazioni. Le lesioni verticali di trazione ed inclinate di taglio sono dovute a cedimenti differenziali del terreno. La loro disposizione indica se la deformata del terreno è concava o convessa. Le lesioni orizzontali invece possono essere riferite quasi esclusivamente a movimenti verticali del terreno, spesso dovuti a ritiro, oppure a riduzione di volume, di terreni coesivi per diminuzione del contenuto in acqua.
Tipologie di consolidamento
Successivamente e prima di scegliere come intervenire, occorre realizzare le indagini geotecniche (es. carotaggi), volte alla determinazione della successione stratigrafica e delle proprietà fisico meccaniche dei terreni. Una volta ricostruita la stratigrafia del terreno si valutano i vari tipi di soluzione da adottare.
- Consolidamento tramite micropali: Questa tecnica ha lo scopo di approfondire la quota di trasmissione del carico per raggiungere strati di terreno con migliori caratteristiche di resistenza e/o di rigidezza. L’inserimento nel terreno di elementi strutturali modifica la distribuzione delle tensioni nel sottosuolo, trasferendo parte dei carichi a strati di terreno più rigidi e resistenti. Il costo varia dai 60 euro ai 105 euro al metro a seconda del terreno. La lunghezza di infissione varia a seconda delle caratteristiche del terreno.
- Iniezioni nel terreno di resine e di malte cementizie: la fase esecutiva prevede la realizzazione di una serie di fori, aventi diametro variabile da 18 a 26 millimetri, che attraversano verticalmente la fondazione. Per reazione chimica il prodotto si espande, passando dallo stato liquido a quello solido e creando uno strato sottofondale di elevata resistenza alla compressione. I costi si aggirano intorno ai 1200 euro/m di fondazione trattata, con fori per iniezioni a distanza di circa 1 m (fino a 7-8 metri di profondità), a cui bisogna aggiungere circa 2-3000 euro per l’allestimento del cantiere.
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